Quattro sono i ponti romani esistenti a Padova e che malgrado contino venti secoli sono ancora solidi e servono al passaggio di qualunque carico. II primo e il Ponte Molino lungo metri 50,40 e largo 9,20, cosi chiamato per i molini che i romani stessi vi avevano fabbricato a fianco, molini che sebbene trasformati esistevano fino a pochi anni fa e che noi anziani ricordiamo tutti.

Da questo ponte cominciava la Via Aurelia che per Vigodarzere, Tao e Non dirigevasi ad Asolo,Feltre e Belluno. II secondo e il Ponte Altinate lungo metri 38,90 largo 7,80 che conduceva alla Via Emilia Altinate la quale per la Porta oggi Ognissanti arrivava ad Altino, antica e ricca città posta tra Padova ed Aquileia distrutta da Attila Del 452. II terzo e il Ponte ora chiamato S. Lorenzo dal quale partiva la strada conducente ad Adria, città che a quei tempi era in riva al mare.

Di questo ponte si vede ora solo un arco laterale, gli altri vennero interrati quando fu ristretto il letto del canale. Scendendo nella cantina del' palazzo già Zucchetta ora dell' Università in uno degli archi interrati si legge una lapide, la quale dice che cinque architetti: Albarenius, Pomponius, Pisander,Tullas e Scapula lo costruirono e lo collaudarono e dalla stessa lapide risulta che Iu costruito ai tempi di Augusto, cioè prima di Cristo, ma e meno antico dell'Altinate e del Molino. II quarto autentico romano e il ponte Corbo o Corvo, lungo metri 50 largo 5,30, restaurato e allargato nel 1906 di metri 4.

Altro ponte romano era quello dei Tadi che prese questo nome da una famiglia che vi abitava vicino. Delle strade la pili celebre era quella chiamata Emilia Altinate che partiva da Roma e fino a Rimini si chiamava Flaminia, poi Emilia fino a Bologna e Modena e poi per Sermide, Montagnana, Este, Abano veniva a Padova e l'attraversava e per Via Altinate andava per Strà (dal latino strada, via) ad Altino, Concordia, ed Aquileia.

Quel tratto di strada larga che da Ponte Ognissanti va fino a Ponte di Brenta e l'ultimo resto della vera via romana Emilia Altinate.